DA BAZZOTTO A BAZZERO. SESSO E DEPRESSIONE – side one  - Ascoli Piceno Trasgressiva

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Giugno 2019. Dopo la perdita del lavoro alla Mercatone Uno di Cesano Maderno, ero molto depresso e il medico mi consigliò di prendere un farmaco che si chiama sertralina. Mi avvisò che occorrevano almeno due settimane prima di avvertire qualche effetto positivo. Comunque in quel periodo la mia libido era sotto zero. La mia fidanzata Marina invece stava bene, studiava ancora all'università, si faceva mantenere dai suoi e mi tampinava sempre per scopare. Una sera venne a trovarmi a casa, indossava un paio di bermuda rossi, scarpe da ginnastica e una maglietta bianca senza reggiseno. Sapevo cosa voleva, ma tentai in tutti i modi di smontarla.
Sintonizzai la TV su un film di Nanni Moretti, di quelli che ti fanno cadere le palle per terra, lei mi appoggiò la testa sulle spalle posandomi una mano sulla gamba. Nonostante la tristezza del film, dopo un po' iniziò a massaggiare la gamba e a baciarmi il collo. Ero riluttante, ma mi costrinse a girare la testa e ci baciammo. Poi la sua mano si posizionò sulla patta dei miei pantaloni stuzzicando il mio uccello. Poi con l'altra mano cominciò a sbottonare i miei jeans. I suoi capezzoli erano già duri, e li vedevo trasparire pericolosamente dalla maglietta di cotone. Provai a distrarla parlando del fallimento della Mercatone Uno, della mia depressione, ma sembrava che non giene fregasse una beneamata cippa di cazzo!
Dovetti abbozzare e le strinsi il seno con le mani, iniziando a pizzicare i suoi capezzoli tra le mie dita svogliate. Finii per togliere la camicia e sfilarmi del tutto jeans e mutande, e mio malgrado spogliai anche lei sdraiandola sui cuscini del divano con le tette per aria.
Spostai la mia attenzione sui suoi succosi capezzoli, succhiandoli e mordendoli con rabbia, mentre le mie dita si inzuppavano giocando con la sua fica egoista, sentendola gemere ogni volta che le sfregavo il clitoride. Che schifo!
All'improvviso si alzò dal divano, mi trascinò e mi chiese di andare in camera da letto. La assecondai, ma il mio cazzo rimase comunque flaccido e riluttante.

CONTINUA

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