• Pubblicata il
  • Autore: SAPone
  • Categoria: Racconti trav
TRAVESTITA SI', MA UNA O DUE? - secondo tempo - Ascoli Piceno Trasgressiva

TRAVESTITA SI', MA UNA O DUE? - secondo tempo - Ascoli Piceno Trasgressiva

Avevamo molti punti in comune, tra i quali la passione per la musica classica, l'amore per il pianoforte e la predilezione per Mozart. Parlavamo così volentieri che ci è scappata l'ora e abbiamo avuto solo il tempo di un secondo pompino reciproco senza ingoio. Quando stavamo per eiaculare, ognuno avvisava l'altro, e questo continuava a massaggiare con le labbra dall'esterno, come fanno gli amanti schizzinosi.
Scaduto il termine del mio appuntamento, le ho detto che mi sarebbe piaciuto ripetere l'esperienza. Lei, più o meno scherzosamente, ha risposto che non erano previste riduzioni o sconti e mi ha congedato ridendo.
Al contrario, una sera alle 19.30, mi ha telefonato dicendo che c'era una promozione in atto (bugia!), e se l'avessi raggiunta entro 2 ore, avrei risparmiato il 50%. Le ho anche chiesto se aveva vestiti da donna anche per me e mi ha detto di sì.
Passata un'ora, ero di nuovo da lei. Abbiamo sorseggiato un vermouth e sparato cazzate, poi mi ha detto che era giunto il momento di sentire il mio cazzo dentro di lei, perciò per la prima volta, l'ho inculata. E' stato facile perchè il suo sfintere era abituato e perchè ho messo il preservativo (che era lubrificato). Finita la penetrazione con reciproca soddisfazione, ha cominciato a dirmi che le piacevo davvero, che ero serio, pulito, ecc., e che le sue frequentazioni sessuali erano circoscritte a una media di 10 persone: politici, medici, manager. Comunque tutti uomini facoltosi che incontrava circa due volte a settimana.
Sembrava volesse giustificarsi, ma a me non importava niente. Eravamo sdraiati sul letto e ci guardavamo. A un certo punto le ho detto che volevo provare i suoi sandali. lui indossava un 43 e io un 44 e non trovavo mai scarpe da donna per me. Ho provato a calzarli, ma il mio piede non scivolava, avevo bisogno di calze, mi ha portato un paio di calze nere con la guepierre e ce l'ho fatta.
Ha iniziato a farmi i complimenti perchè avevo delle belle gambe, mi sentivo un po' stupido, in fondo ero un uomo non una donna. Lei rideva ancora e ha detto che dovevamo nascondere questa cosa, ha preso dall'armadio una camicetta a maniche lunghe e un corpetto aderente sul petto, ma con un finto seno di materiale elastico.

CONTINUA

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