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  • Autore: TRIARIO
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LUI. Cap.6. - Ascoli Piceno Trasgressiva


Capitoli precedenti; 17/4-9/5-11/5-16/7-3/8.

Mi chiamano sull'altra linea, può attendere un attimo?
E' mia madre ovviamente. La solita chiamata serale, molto sbrigativa.
Questa volta però le dico che sto uscendo a cena con amici. E' insolito. Mamma,sono grande. Una pizza, un film o cosa ancora non abbiamo deciso. Aspetto sbotti o mi riempia di buoni consigli.
La sento esitare. E sto anche bene di salute ormai le dico.Divertiti allora ma non fare tardi. Domani hai pur sempre scuola. Si mamma, non preoccuparti.

Mi guardo allo specchio. Mi sono imbellettata come una scimmia. Rifaccio tutto da capo e sono pronta in anticipo. Un abito non nuovo ma di quest'anno, elegante ma senza esagerare e senza fronzoli. La borsa nuova di mamma sarebbe perfetta ma dovrei indossare anche le sue scarpe. Non le ha mai messe. Meglio di no. La borsa che ho già tirata fuori dall'armadio andrà benissimo. Mi guardo allo specchio.
Non mi piaccio. Non fino in fondo. Vado in bagno di mamma ed apro le ante dello specchio da sarta. Troppo bassa, troppo di tutto. Preferirei un culetto e delle tette meno vistose. Il viso invece è il meglio del mio repertorio. Guardo l'ora. Decido di farlo aspettare.Lo farò aspettare dieci minuti, scendo poi ad un compromesso: cinque minuti. In effetti arrivo all'angolo quasi in anticipo e la sua macchina già è parcheggiata.
Mi ha vista e scende, sorride, sorrido anch'io. Non dovevo accettare, mi dico. E poi, mentre si destreggia nel traffico, capisco di essere contenta di essere con lui.
Lo guardo. I lineamenti potrebbero essere più regolari, e poi non è altissimo. Ti sto portando in una trattoria, Non scandalizzarti. Forse ci ofriranno anche una camera. Lo guardo allibita. E' scemo o ci fa? Sto lavorando in un certo senso. Tu vai alla toalette delle signore e dimmi come sono? Non capisco, gli dico. Uno vuole comprare. Conta la clientela, il tipo di clientela. La posso valutare anche da solo, ma tu mi darai il tuo punto di vista. Il punto di vista femminile. Rido.
Il locale è al massimo discreto, come la cucina. Con discrezione, io non l'ho sentito, il direttore offre la possibilità di riposarci se siamo stanchi del viaggio.Guardo allibita il mio commensale quando me ne informa. Ho accettato, mi dice. Lei è matto. Ma poi salgo. Dalla cassa si può uscire, noi invece siamo indirizzati oltre una porta in un corridoi,un'ascensore ed una camera del tipo bordello francese fine ottocento. Il cameriere mormora qualche parola al mio compagno
che gli porge con discrezione una banconota.
E adesso? Sono allibita,eccitata. Impaurita? No di certo. Be, forse un poco. Controllo il bagno, perfetto sotto tutti i punti di vista.
Ho visto abbastanza, mi dice, possiamo andare. Alla faccia della sveltina! Non si meraviglieranno della nostra...velocità? Dirò sotto, che non stai troppo bene. Più tardi, in macchina aggiunge che gli hanno abbonato il costo della camera. Ridiamo come matti, passiamo una splendida serata.
Molto più tardi è sempre lui che mi dice che devo andare a dormire.
E' la prima mia esperienza in camporella. Il pericolo di essere sorpresi, mi fa inturgidire i seni e dolere i capezzoli scoperti e gia resi sensibili dalle sue mani. Ho le labbra tumefatte e sotto non so cosa sia esattamente successo.
Sono a casa poco prima di mezzanotte. Nella vasca poi di corsa a letto. Manco a farlo apposta il telefono. Mamma che mi controlla. No, è Lui che mi augura la buona notte. Ho passato, cara, una serata
strana ma memorabile. Non vedo l'ora di averti. di averti tutta per me, di averti alle mie condizioni. Se lo scordi! Temo di aver dato alla mia voc e un tono...sbagliato,anzi giusto ma eccessivo. Chissà, termina lui e chiude così la telefonata. Quando squilla di nuovo il telefono mi batte il cuore, ma è mamma. Per la delusione quasi la aggredisco, l'accuso di controllarmi come una bambina. Poi mi scuso e ci salutiamo rappacificate.
Nel letto però mi pongo una domanda. Come è possibilile che rieca a sfilarmi mutande e reggipetto tutte le volte senza che io in pratica
me ne accorga?
La prossima volta non sarà così facile.Sono ben determita, decisa.

















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14/09/2011 20:29

Ale

Bello.

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